Signor Presidente della Repubblica,
Le rivolgo il saluto di Benvenuto, onorati ed orgogliosi come comunità regionale di averLa qui con noi in occasione di questo importante 30° anniversario dello storico incontro internazionale di Assisi, allora fortemente voluto da Papa Giovanni Paolo II, ed oggi riaffermato da Papa Francesco.
Signor Presidente,
La ringrazio anche per la vicinanza, la solidarietà e la partecipazione istituzionale che ha voluto esprimere all’Umbria ed ai cittadini di Norcia e della Valnerina colpiti dal sisma del 24 agosto, ai quali va il nostro rinnovato pensiero, e la Sua attenzione per assicurare assistenza alla popolazione e la ricostruzione.
Voglio salutare inoltre, e ringraziare, gli organizzatori ed i partecipanti a questo importante, straordinario convengo internazionale:
la Diocesi di Assisi ed il suo Vescovo
le Famiglie Francescane
la Comunità di S. Egidio
la Conferenza Episcopale umbra ed il suo presidente Cardinale Bassetti
il Comune di Assisi
le tante Autorità religiose ed esponenti culturali che daranno contenuto e prestigio a questi tre giorni di dialogo e confronto.
Sono orgogliosa di rappresentare questa terra, l’Umbria, la terra di Frate Francesco, il figlio più illustre, che ne ha contaminato l’identità, l’anima, il carattere.
Il francescanesimo come identità spirituale, ma anche come parte profonda e ricca della storia secolare di questa regione.
L’Umbria, Assisi, la terra di Francesco, affonda le sue radici storiche in un terreno reso fecondo dai valori religiosi e laici della pace, della non violenza, dell’integrazione e della cooperazione tra i Popoli, dell’accoglienza ai migranti, della cultura della coesione sociale e del rispetto delle persone.
E’ dunque molto forte il legame tra l’Umbria e lo “Spirito di Assisi”. Uno Spirito che l’incontro del 1986 pervase il mondo di allora. Un mondo che viveva le forti tensioni della contrapposizione tra est ed ovest, della “guerra fredda”, delle tensioni tra gli USA e l’URSS di allora, che vide subito dopo, con il crollo del Muro di Berlino, nascere una nuova Europa, più vicina a quella visione dei suoi “padri” costituenti, mossi soprattutto da un ideale di pace, di pacifica convivenza tra popoli.
Oggi viviamo, purtroppo, un altro scenario, anch’esso drammatico, che vede un maggior coinvolgimento delle comunità civili in tensioni internazionali anche a causa dei tragici episodi terroristici che sempre più spesso entrano nel cuore dell’Europa, che attraversano tutta l’area del Mediterraneo.
Penso che proprio da questa piccola regione, l’Umbria, e in virtù dello “Spirito di Assisi” – grazie al quale qui hanno potuto in passato, e possono oggi confrontarsi e dialogare culture e religioni differenti, leader religiosi, intellettuali, Premi Nobel per la Pace – può venire un concreto aiuto che ci sappia indicare una nuova rotta per costruire pace e convivenza, assicurando alle giovani generazioni un nuovo mondo possibile.
La straordinaria forza di Assisi, della terra di Francesco, della sua testimonianza universale di uomo della pace, è stata anche l’inevitabile e naturale fonte di ispirazione per quel gruppo di intellettuali, capeggiati da Aldo Capitini, che diedero vita negli anni ’60 alla Marcia per la pace che da Perugia li condusse – ed ancora oggi è così – proprio qui ad Assisi, il luogo che custodisce il corpo di Francesco, il Santo, l’uomo simbolo di un messaggio di pace oggi incredibilmente attuale.
Siamo dunque davvero molto onorati che questa terra, proprio nel nome di Francesco, a distanza di otto secoli, sia ancora, e di nuovo, in grado di offrire, con questo incontro, una occasione di dialogo e confronto tra diversi, che vede qui riuniti premi Nobel per la pace, tanti intellettuali, tutti chiamati a dare un concreto contributo ideale affinché la pace non resti una astratta idea, ma sia un progetto che si concretizza.