Buon pomeriggio ed un caloroso benvenuto ad Anversa.
Benvenuti al teatro comunale per la ceremonia di inaugurazione di questi tre giorni di Incontro Internazionale per la Pace, “Peace is the Future”.
È la seconda volta che il nostro Paese ospita questa conferenza.
La prima occasione fu nel 1992, a Lovanio e Bruxelles.
Siamo estremamente onorati che questa volta abbiate scelto Anversa.
Anversa è una città con una lunga storia.
Anversa è una città d’arte e cultura.
Anversa è una città dinamica, creativa e moderna.
Anversa è una città aperta.
‘Peace is the Future’.
In tutta onestà non ho niente da aggiungere, a parte l’amara constatazione che non c’è ovunque pace.
Nel nord dell’Irak ed in Siria, in Ucraina, in Palestina ed Israele, in gran parte dell’Africa ed in molti altri Paesi il mondo è in fiamme.
Persino nella nostra città questo è causa di tensioni ed episodi di violenza che pensavamo appartenessero ormai al passato.
Sebbene la religione non sia alla base di questi conflitti, le tensioni religiose giocano tuttavia un ruolo fondamentale.
I titoli dei giornali degli ultimi mesi rappresentano una pessima pubblicità per qualsiasi religione che porti un messaggio di pace e di speranza.
Signore e signori,
Durante questo Incontro Internazionale per la Pace “Peace is the Future”, tutti i partecipanti hanno la possibilità di:
- dimostrare che i pessimisti hanno torto;
- mostrare che le grandi religioni del mondo offrono speranza e comunicano un messaggio di pace e tolleranza;
- sottolineare il fatto che la violenza ed il terrorismo sono i tratti caratteristici di estremisti e di falsi profeti, ed infine
- mostrare al mondo che persino le visioni del mondo più divergenti possono coesistere senza violenza.
Mi rendo conto che questo possa sembrare un po’ ingenuo, ma quando si guarda ad una città come Anversa ci si rende subito conto che questa è la sola strada da percorrere.
Gli abitanti di Anversa provengono da 174 paesi differenti.
Siamo la seconda città più multiculturale al mondo, dopo Amsterdam ma prima di New York e Londra.
Poiché non condividiamo tutti le stesse opinioni, intuizioni, ideologie o obiettivi, la convivenza non è sempre semplice.
A volte ci sono tensioni, a volte ci sono dei veri e propri conflitti.
Ma nonostante questo, Anversa vuole essere una città dove ciascuno può essere se stesso, senza distinzione di colore, origine, etnia, orientamento sessuale, appartenenza politica, religione o altro ancora.
In quanto sindaco mi batto per una comunità urbana che sia più forte di tutte queste differenze, affinché ciò che ci unisce diventi più importante di ciò che ci divide.
L’Incontro Internazionale per la Pace “Peace is the Future” è particolarmente importante per Anversa, perché questa nostra città è un laboratorio unico in cui si sperimenta la coesistenza di differenti gruppi, ispirazioni ed origini.
Signore e Signori,
Auguro alla Comunità di Sant’Egidio successo nell’organizzazione di questo evento, ed auguro a tutti i partecipanti una conferenza ispiratrice, feconda di conversazioni interessanti e significative con persone provenienti da tutto il mondo.
Spero inoltre che a seguito di questo evento ripenserete con piacere a questi tre giorni ad Anversa.
Spero inoltre che ritorniate a casa con sentimenti positivi e che un giorno tornerete nella nostra città.
Vi accoglieremmo senz’altro come dei cari amici di vecchia data.
Thanks. Merci. Danke. Gracias. Grazie. Obrigado. Spassibo. Dank u wel.