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Per superare lo stallo, ministri israeliano e palestinese si parlano al meeting di Sant'Egidio

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Mentre sale la tensione a Gerusalemme sulla questione degli insediamenti dei coloni, si tenta un rilancio del dialogo tra israeliani e palestinesi a Barcellona su invito di Sant’Egidio. 

Il  Ministro israeliano delle relazioni diplomatiche e della diaspora, Yuli Yoel Edelstein, e quello degli affari religiosi dell’Autoritá Nazionale Palestinese, Mahamoud Al-Habash, si sono incontrati al Meeting internazionale di Sant'Egidio per la Pace “Vivere insieme in un tempo di crisi”.

Durante la sessione pubblica plenaria, in presenza di oltre 350 autorità politiche e religiose, tra cui il presidente del Montenegro Filip Vujanovic, il rabbino capo di Israele Yona Metzger ed il ministro egiziano per gli affari religiosi Zakzouk, hanno illustrato le loro posizioni, tentando di intessere un dialogo. Il ministro israeliano ha tra l’altro dichiarato che “la pace non può essere ostaggio degli uomini d’arme",  e che “buoni muri non fanno buoni vicini” mentre da parte sua il ministro dell’autorità palestinese ha auspicato che "Israele accolga la mano tesa", perché "la strada per la pace è chiara, ed ora dobbiamo applicare il metodo del dialogo".

E proprio il dialogo tra israeliani e palestinesi, recentemente rilanciato dal Presidente Obama, è di nuovo in crisi a causa della fine della moratoria sugli insediamenti che era stata decisa un anno fa dal Governo Nethanyhau, mentre il Presidente Abu Mazen chiede l’estensione della moratoria per procedere ai colloqui. Il dialogo tra israeliani e palestinesi continuerà lunedì mattina all’interno del meeting di Sant’Egidio.