Onorevole Presidente!
Innanzitutto vorrei esprimere la mia gratitudine per la benedizione dell’Onnipotente Allah del fatto che la mia missione, “contribuire al bene” sia frutto della Sua gentilezza e benedizione.
In secondo luogo, a nome del Consiglio Interconfessionale per la Pace e l’Armonia del Pakistan, sono molto grato all’amministrazione e alla guida della Comunità di Sant’Egidio per aver tenuto questa conferenza e averla resa possibile, in questa splendida forma; tutto ciò è, certamente, il segno di una leadership leale ed onesta, che saluto.
Rispettabile pubblico!
Il tema che è stato scelto è “Lo Spirito di Assisi e le Geopolitiche dei Dialoghi”. L’argomento è vasto e riflette concretamente la situazione attuale e le sfide del mondo moderno. Aderendo al tema del panel, parlerò, innanzitutto, alla luce del Sacro Corano delle parole del Santo Profeta (Pace e Benedizione Su di Lui).
Illustri Ospiti!
L’Islam è una religione di pace e benessere. La parola Islam ha la stessa radice di Salam e musulmano e vuol dire sottomissione che rappresenta la vera e propria pace. L’Islam è il nome di questo benessere di cui il mondo d’oggi ha molto bisogno. L’Islam non è solamente una religione; è un vero e proprio codice di vita.
L’Islam dichiara che l’omicidio di un singolo individuo è l’omicidio dell’umanità intera e non esiste differenza o diversa opinione tra l’Islam e le altre religioni su questo argomento. Questo è chiaramente espresso nel Sacro Corano. [CITAZIONE]
Il Profeta (PBSL) ha detto “Genti, io sono il messaggero dell’Onnipotente Allah a tutti voi”. [CITAZIONE]
Se il Profeta (PBSL) è per tutti gli esseri umani, questo vuol dire che anche il Suo messaggio è per il resto dell’umanità. La religione dell’Islam enfatizza una società basata sulla benevolenza e sulla misericordia. L’importanza della misericordia e della benevolenza può essere facilmente riconosciuta in questo detto del Sacro Profeta (PBUH). [CITAZIONE]
Colui che non è buono verso il prossimo, non verrà ricoperto da alcuna benedizione di Allah.
Una volta, una delegazione di Cristiani proveniente da Najran andò da Maometto (PBSL).
Maometto (PBSL) li lascò soggiornare a Masjid Nabawi e parlò con loro molto gentilmente. E quando arrivò il momento della loro preghiera, Maometto (PBSL) disse loro di pregare nel modo che preferivano. Questo è veramente un grande messaggio per tutti noi. Maometto (PBSL) è d’esempio per tutti nessuno può negare la sua grandezza.
Ogni volta che si parla di Non Violenza e del ruolo delle religioni, parlo sempre della mia terra, e di una delle tante spiacevoli situazioni che vi sorgono, si tratti della tragedia nella scuola di Peshawar , o della tragedia abbattutasi sui fratelli cristiani di Joseph Colony, o ciò che è successo a Kot Radha Kishen, o di altri attentati terroristici, purtroppo tali episodi sono stati attribuiti alla religione. Tramite la nostra ricerca e indagine, abbiamo scoperto che questi scontri non erano conflitti religiosi. In queste occasioni, ho portato una delegazione di studiosi della religione ad incontrare le vittime di queste tragedie. Ci siamo riuniti in una Chiesa, e abbiamo confortato le famiglie delle vittime, assicurandogli che non ci saremmo dati pace finché i colpevoli non fossero stati arrestati. Questo è il vero spirito di Assisi, aiutare le vittime e puntare il dito contro i colpevoli.
Comprendiamo che la situazione sia difficile e tragica, tuttavia, lo scenario concreto del Pakistan non è molto differente. Durante lo svolgimento della guerra al terrorismo, la nazione ha sofferto molto. Moschee, Imaam, Bargah, Templi, luoghi d’incontro politico e religioso, centri missionari, stazioni di polizia, corpi militari e perfino le scuole, e ospedali, non sono stati risparmiate. 70.000 persone hanno perso la vita nella guerra contro il terrorismo. Le forze armate e le agenzie di sicurezza hanno scritto la storia con parole dorate. Le giovani spose hanno perso il loro mariti, miliardi di dollari sono stati persi, e l’economia è sprofondata nel caos. E queste sono solo alcune delle pene che abbiamo sofferto nella guerra contro il terrorismo (interpretazione).
Signor presidente
Perdoni la mia temerarietà, nel dichiarare dinnanzi a questa prestigiosa sala, che questi episodi , queste tragedie e queste violenze non hanno alcun legame con la religione. Questi episodi non sono altro che un ricatto alla religione. Il bisogno e la domanda di questo tempo sono di dire alle persone che le religioni sono emblema di pace. Di qualunque posto siano questi terroristi, che siano degli Stati Uniti, l’Europa o il Pakistan, non hanno religione. Anche se sfruttano il nome della religione; sono animali travestiti da comunità religiosa.
Il corano recita: (CITAZIONE)
Queste persone sono come animali, se non più selvaggi degli animali
Il governo, le forze armate, le agenzie di sicurezza, il corpo di polizia e le istituzioni nazionali hanno compiuto sacrifici senza precedenti. Sono determinati ad annientare questi terroristi del paese e non si daranno pace finché questa sfida non sarà vinta.
Presidente
Oggi, il Popolo , Il governo, le forze armate e le agenzie di sicurezza la pensano allo stesso modo; contro il terrorismo e l’estremismo. Apprezziamo il loro servizio e il loro contributo a questa nobile causa. Gli studiosi della religione, in maniera particolare, si sono impegnati attraverso il ‘Paigham-e-Pakistan’, che è frutto di grande impegno e contiene centinaia di Fatwa (verdetti religiosi). Invito il rispettabile pubblico a leggere la fatwa, o perlomeno a leggere la dichiarazione congiunta.
Questa è una vera immagine ed un vero racconto del Pakistan; che promuove l’armonia religiosa, il rispetto per l’umanità e la tolleranza a tutti i livelli.
Oggi il mondo si affaccia a problemi e sfide, e si sta dirigendo verso una distruzione collettiva. Dobbiamo focalizzarci sulle cause, i fattori e anche suoi rimedi.
La mia tesi riguardo alla forza rincuorante dello spirito di Assisi è molto chiara; dobbiamo focalizzarci sul dialogo, piuttosto che sulle alternative. Perché non ci focalizziamo su questi aspetti, per creare un ambiente che aiuti la costruzione della pace nel mondo?
Oggi, vi è il bisogno di focalizzarsi sugli insegnamenti delle religioni e sui valori religiosi.
Se lavoriamo e pratichiamo in maniera conforme ai nostri insegnamenti, possiamo trovare soluzioni ai nostri numerosi problemi, e possiamo portare un cambiamento positivo al ventunesimo secolo.
Tramite le risorse della nostra fede, Noi, la comunità religiosa, basati sulla fede, possiamo garantire speranza e forza, a tutti coloro che cercano un mondo libero da queste complicazioni, da queste sfide e da questi problemi. La religione ci aiuta a vivere con il pericolo, senza esserne sopraffatti; la religione rappresenta il desiderio di combattere contro gli ostacoli, perfino quando sembrano insormontabili. Dopotutto, la nostra speranza risiede nelle mani di Dio, che ci dato la vita, e che sostiene il mondo tramite la sua Forza, e che ci ha chiamato a rispettare la vita di ogni persona e di ogni popolo.
Quindi, proponiamo di discutere sia la visione religiosa della pace tra popoli e le nazioni, sia i problemi associati alla la realizzazione di questa visione, in un mondo di stati sovrani, privo di qualsiasi autorità centrale, e diviso da ideologie, geografie, e istanze contrapposte. Crediamo che la visione religiosa abbia una base oggettiva e sia capace di un processo di realizzazione progressiva. La costruzione della pace, all’interno di e tra le nazioni è un lavoro frutto di molti individui e nazioni. È il frutto di idee e decisioni prese nei settori politici, culturali, economiche, sociali e militari, e legali, della vita. Crediamo che la Comunità di Sant’ Egidio, come comunità di fede e istituzione sociale, abbia un vero, necessario ruolo particolare da giocare nella ricerca di pace. Questo è il vero spirito di Assisi, e queste iniziative rincuoreranno lo spirito di Assisi.
Grazie mille