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Ioan

Orthodox Metropolitan, Patriarchate of Romania
 biography
“L’uomo è uno strumento musicale di pace”
(Clemente Alessandrino, Pedagogo 2,4)
 
 
Uno dei doveri più importanti dell'uomo nella società è realizzare l’ideale sacro della Pace.
La pace è il dono che Dio ha dato all'umanità. Lui desidera che le persone sulla terra vivano insieme in quello stesso spirito di pace in cui vivono quelle che abitano il cielo.
Dio ha creato il mondo terreno secondo il modello celeste, cioè in un intreccio di amore e di pace. Non puoi amare se non hai la pace nel tuo cuore. Ecco perché non è possibile mettere in pratica il comandamento dell'amore verso il prossimo su tutti i meridiani del pianeta senza essere un uomo di pace.
La pace e l'amore sono sorella e fratello nati dalla grazia di Dio. Dio ha diviso la terra per tutti i Suoi figli, donando loro una parte del Suo Regno. Nessuno ha comprato la propria terra, ma l’ha ricevuta come un dono di Dio.
Ecco dunque cos'è la terra, la Patria: il dono di Dio, Creatore del cielo e della terra.
Patria e doni di pace dall'Alto. Allora perché vuoi rubarmi i doni che ho ricevuto da Dio: la patria e la pace?
La patria e la pace sono doni sacri, non possono essere negoziati o alienati, perché sono donati dalla misericordia e dalla bontà di Dio. Per me, sottrarmi la patria e la pace significa voler sottrarre il mio Dio.
Oh uomo, fino a che punto sei arrivato, per volermi lasciare in questo mondo senza patria e senza pace?!
Il beato Agostino, accostandosi anche lui a questi doni, vedendo che anche ai suoi tempi venivano rubate la patria e la pace, disse: «Fare guerre ed allargare i confini dello Stato sottomettendo altri popoli è felicità solo degli empi» (De Civitate Dei , 4, 6 Migne, P.L. 41. 116-117).
Vedete con quanta severità il beato Agostino giudica coloro che derubano i loro simili dei doni di Dio, della patria e della pace? Dà questo giudizio e li consegna alla categoria più infima della bassezza umana: i disonesti. Pensi che, se fosse nostro contemporaneo oggi, avrebbe un'opinione diversa riguardo a coloro che derubano la pace e la patria dei loro vicini? È anche un'esortazione per noi a non rimanere indifferenti di fronte a ciò che accade nella società contemporanea e ad essere, con la parola e la preghiera, difensori dei beni sacri dei nostri simili. Sembra che oggi siano le armi a parlare più di noi.
La preghiera consola e chiede aiuto a Dio che è la Fonte dell'amore e della pace, mentre le armi sono lo spargimento di sangue e di morte. Ma non accusiamo quei metalli freddi e inerti, ma quelle coscienze che si nutrono del sangue innocente dei nostri simili. Forse l’industria più redditizia al mondo è la produzione di armi. Ecco, alcuni sanno trarre profitto dal sangue, dalle ferite e dalla morte. L’umanità, la società umana, hanno bisogno oggi di questo profitto?
Cristo è venuto nel mondo per portare in dono la pace, e oggi noi lo scacciamo con carri armati e aerei di altissima prestazione. Quante scuole, quanti ospedali potrebbero essere costruiti con i soldi spesi per la fabbricazione di un carro armato o di un aereo?
La pace non si ottiene con le armi, ma con parole di saggezza e preghiera a Dio.
Oggi esiste un concetto che dice: costruiamo armi di deterrenza. Di cosa sono fatte queste armi? Io ti dico: dal pane. Dal pane dei poveri e dei migranti che cercano un'altra patria.
Quanta cecità spirituale c’è oggi nella nostra società!
Chi perde la patria e la pace sta per perdere la propria identità.
Oggi vediamo che, a causa del cambiamento climatico, fiumi e laghi si sono prosciugati. E cosa pensò l'uomo: lascia che li riempia di sangue.
Oggi scorrono fiumi di sangue, ma ci sono anche fiumi di persone che lasciano la propria patria per dirigersi verso altri Paesi. Ci sono milioni di mamme con i figli nelle loro braccia che bussano alle porte di altri Paesi e non vengono accolte. Vengono dal fuoco e noi non apriamo loro le porte di una pace fragile nella quale anche noi viviamo. Se alcuni non aprono le loro porte, apriamo loro i nostri cuori, chiedendo al Buon Dio, che è donatore di pace, di ascoltare le nostre sincere preghiere per la pace.
Signori diplomatici, non andate ai negoziati per la pace tra i popoli senza Dio, senza i principi e i valori della pace, come Lui ce li ha dati. Non esiste vera pace se non quella donata da Dio.
Porre l'alta ragione umana a favore delle guerre rappresenta un grande regresso nell'evoluzione della società umana. Abusare della scienza, che è strumento di progresso e di aiuto all'uomo, è un atto immorale. La scienza non vuole ferire, ma sanare le ferite dell'uomo.
Leader del mondo, non rivolgete la scienza contro i popoli che guidate! I popoli vogliono vivere in pace e, paradossalmente, alcuni dei loro leader vogliono la loro divisione. È cinico vedere la guerra in diretta televisiva.
Oh, quali registi vivono ancora oggi tra noi!
Educhiamo le giovani generazioni nello spirito di dignità e uguaglianza di tutte le persone, indipendentemente dall'origine etnica o dalla fede.
I nostri sacri sentimenti verso la Patria e la pace dovrebbero essere la base dell'educazione delle giovani generazioni, affinché la pace sia l'aspirazione di ogni popolo. Oggi più che mai la ragione umana ci chiede di rimuovere i conflitti nel mondo, per instaurare una pace tra i popoli, fondata sulla saggezza e sull'amore.
Possano la pace e l'amore essere tra noi e in tutti i cuori che battono oggi in tutte le persone sulla Terra!