L’Africa, il continente con maggiori squilibri del mondo, subisce una successione di choc esterni e interni
- L’Africa è il continente con maggiori diseguaglianze del mondo, che compendia le diseguaglianze tra paesi e le diseguaglianze interne ai paesi (Denis Cogneau, IRS)
- Le crisi alimentari (2008, 2020, 2023) emergono in particolare dalla pandemia di Covid e dalla guerra russo-ucraina
- Gli shock climatici (siccità e inondazioni)
- Gli shock della sicurezza (attacchi jihadisti nel Sahel)
- Gli shock politici (colpi di Stato)
Questi shock danno luogo a una accresciuta vulnerabilità della popolazione (40 milioni di persone in condizioni di precarietà alimentare in Africa dell’ovest nel 2024), a breve termine e in maniera strutturale, accrescono le diseguaglianze, in particolare l’accesso ai servizi pubblici e quindi il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo durevole.
Tre vie di risoluzione per l’Africa
1. Attuare politiche macroeconomiche discrezionali, di natura anticiclica e che comportino una maggiore solidarietà da parte delle Istituzioni di Bretton-Woods e dei paesi ricchi: per esempio una migliore ridistribuzione dei diritti speciali di prelievo assegnati nel quadro della risposta alla pandemia da Covid: l’Africa non riceve che 35 miliardi di dollari, su un montante totale di 650 miliardi.
2. Preservare l'ambiente come condizione di abitabilità sociale ed economica del continente africano come del pianeta.
Per fare questo, è necessario mettere in campo un fondo ecologico e sociale che possa permettere di compensare la rinuncia dell'Africa ad aumentare le sue emissioni di gas a effetto serra. L’Africa, infatti, emette solo il 4% dei gas a effetto serra, mentra essa rappresenta il 17% della popolazione mondiale.
3. Promuovere l'accresciuta coerenza del trittico «Stati, territori e società», attraverso in particolare la lotta contro la sovrapposizione dei discorsi e la costruzione di politiche pubbliche coerenti, fondate su un'autentica visione strategica di sviluppo inclusivo ed endogeno, la lotta contro le diseguaglianze, fondamento di una solidarietà «razionale», secondo l'espressione di Bertrand Badie.