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Il presidente di Cipro a Barcellona: “Compito della politica è superare i limiti dell’esistente.I leader religiosi devono eliminare la sfiducia reciproca e lavorare per il diritto di tutti a vivere in pace”.
Preghiera per la paceDialogoEcumenismoBarcellonaSpirito di AssisiCipro è una terra divisa, toccata nel 2008 dalla “carovana” della preghiera per la pace guidata dalla Comunità di Sant’Egidio. Il presidente Demetris Christofias lo ha ricordato anche al Papa, in visita all’isola nello scorso giugno, esprimendo il “desiderio che Cipro sia un modello di coesistenza di civiltà”. Ma Cipro è una terra divisa, da oltre 35 anni, ed il presidente Christofias ha affermato: “E’ inconcepibile che resti divisa Cipro in una Europa unita. Noi abbiamo il compito di costruire un futuro pacifico e consegnare alle generazioni future un paese riunificato. Una terra ospitale per tutti i suoi figli, greco ciprioti e turco ciprioti, maroniti, armeni e latini”.
Christofias ha poi affermato che compito della politica non è quello di accettare, bensì di superare i limiti dell’esistente. “Non dobbiamo agire sull’onda dell’impulso del momento né cadere nelle trappole dell’emotività. Superare i limiti vuol dire non fermarsi all’autosufficienza di pochi e alle paure di molti”. Questo per il presidente cipriota è il compito che la politica deve affrontare non solo sull’isola divisa nel cuore del Mediterraneo, ma in tutto il mondo. Tuttavia “questo compito – ha affermato Christofias – non è solo sulle nostre spalle, ma anche su quelle dei leaders religiosi, che devono impegnarsi per eliminare la sfiducia reciproca e focalizzare la loro attenzione sui valori più nobili, incluso il più importante, il diritto alla vita e alla coesistenza pacifica, senza far distinzione di colore, origine nazionale e cultura”.