Condividi su

Khaled Akasheh

PONTIFICIO CONSIGLIO PER IL DIALOGO INTERRELIGIOSO, SANTA SEDE
 biografia
Cari Fratelli e Sorelle,
è mio privilegio oggi fare da moderatore di questo panel, dall’importante e impegnativo titolo: “Islam e Cristianità: le vie dell’incontro”.
La gioia di partecipare a questo incontro è grande. Tra i vari motivi c’è quello per cui posso incontrare vecchi amici (e non intendo dire che sono vecchi!): sono veramente contento di incontrare l’Arcivescovo Felix Machado e il Dr. Muhammad Sammak. La gioia è raddoppiata anche perché ho l’opportunità di incontrare persone eminenti: il Cardinale Orlando Beltran Quevedo, Arcivescovo di Cotabato nelle Filippine, il Dr. Klaus Kramer, Presidente di “Missio Aachen” in Germania, il Dr. Syuhud Sahudi Marsudi, Presidente di “Nahdatul Ulama” in Indonesia, e il Dr. Bibi Fatemeh Mooasvi dell’Istituto per il Dialogo Interreligioso in Iran. 
Il nostro panel, come sapete, va contestualizzato nel tema del nostro convegno: “Ponti di Pace: Religioni e Culture in Dialogo”. Perciò noi, del panel Cristiani e Musulmani, siamo chiamati a cercare insieme i ponti di dialogo e incontro tra i credenti delle nostre rispettive comunità. Il cammino insieme richiede la costruzione di ponti necessari all’unificazione di due partiti divisi. Quando c’è pace, i ponti sono costruiti e mantenuti in condizioni di sicurezza; in tempi di guerra, invece, a volte questi ponti sono  distrutti. Questa situazione ci chiede di ricostruire i ponti con rinnovata speranza e riconciliazione per la pace.
I membri di Sant’ Egidio, insieme all’arcivescovo di Bologna, Monsignor Matteo Zuppi – il quale fa parte della Comunità – sono costruttori di pace: con Dio, attraverso la preghiera; e con i poveri e i senza fissa dimora, attraverso le cure quotidiane. Inoltre, essi sono costruttori di ponti tra i Cristiani stessi con il dialogo ecumenico, e tra i Cristiani e le persone di diverse tradizioni religiose attraverso il dialogo. Loro costruiscono ponti grazie alla mediazione e alla negoziazione. Possa Dio benedire loro e ciò che fanno e possa aiutarli nel continuo servizio a Lui e ai suoi figli e figlie, secondo il Suo amorevole volere!!
In cosa può consistere il cammino di promozione del dialogo tra Musulmani e Cristiani? Vorrei proporre il seguente, sperando che diventi una pietra miliare di questo percorso:
1) Conoscersi meglio l’uno con l’altro.
2) Rispettarsi di più a vicenda.
3) Amarsi gli uni gli altri come fratelli e sorelle, con tenerezza.
4) Perdonarsi a vicenda gli errori del passato e del presente. 
5) Pensare, parlare e scrivere con oggettività e benevolenza l’uno dell’altro. 
6) Essere giusti l’uno con l’altro, trattando il nostro prossimo come vorremmo essere trattati noi stessi.
7) Pregare l’uno per l’altro.
8) Lavorare insieme per la pace, per i bisognosi, per il bene comune e per la protezione del pianeta, “la nostra casa comune” (Papa Francesco)
9) Educare i giovani ad essere cittadini responsabili e fedeli credibili.
10)   Essere per il nostro mondo diviso un segno di pace e, perché no, un sorriso sul suo volto stanco!
 
Prima di dare la parola ai partecipanti vorrei richiamare alla memoria il Cardinal Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il quale è passato a miglior vita il cinque di Luglio. Ringraziamo Dio per tutto ciò che ha fatto per lui e attraverso di lui specialmente riguardo al dialogo interreligioso. Possa egli riposare in pace!