Alexander AVDEEV
con il testo dell’indirizzo di saluto del Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa
Eccellenze,
Eminenze,
Egregi Signori,
Gentili Signore,
Ho l’onore di rendere pubblico l’indirizzo di saluto di Sergej LAVROV, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa:
«Saluto cordialmente gli ospiti ed i partecipanti alla conferenza internazionale «I cristiani in Medio Oriente: quale futuro».
Dai tempi antichi i cristiani hanno giocato un importante ruolo di pacificazione in Medio Oriente, apportando un contributo significativo alla vita politica, economica e culturale degli Stati di questa regione. Oggi il loro benessere e la loro stessa esistenza vengono minacciati dai numerosi gruppi estremisti e terroristici, incluso il cosidetto «Stato islamico». È ovvio che l’esodo della popolazione cristiana dalla regione avrà conseguenze massimamente negative sia per le società arabe stesse che per la salvaguardia del patrimonio mondiale storico e spirituale.
Questo problema suscita la nostra più seria preoccupazione. A marzo del 2015 su iniziativa di Vaticano, Russia e Libano è stata adottata la Dichiarazione in difesa dei diritti dei cristiani, che è stata appoggiata da più di 60 Paesi. Anche in futuro ci faremo promotori di questa tematica su varie piattaforme internazionali. Contemporaneamente continueremo a fare ulteriori passi di carattere umanitario per migliorare la posizione sia dei cristiani che di altre minoranze etniche e religiose della regione.
Nel contempo siamo convinti che le solide garanzie di conservazione della plurisecolare presenza cristiana in Medio Oriente si possano ottenere soltanto per mezzo della soluzione politica dei conflitti esistenti attraverso un dialogo nazionale inclusivo. Ci pronunciamo in modo coerente per l’elaborazione delle misure articolate che unirebbero la lotta senza compromessi al terrorismo e all’estremismo, con il ruolo centrale e di coordinamento dell’Onu, all’appoggio diplomatico al superamento delle situazioni di crisi.
Oggi sono particolarmente richiesti gli sforzi solidali mirati alla resistenza ai tentativi di attizzare in Medio Oriente il fuoco dell’animosità interconfessionale. Anche la vostra conferenza ha il dovere di apportare il proprio contibuto a questi sforzi.
Auspico a tutti voi un lavoro proficuo e tante belle cose».
Egregi Signori,
Egregi colleghi,
Mi permetto di aggiungere che le parole del Capo della diplomazia russa, delle quali ho appena dato lettura, sono molto consone ai ripetuti richiami di Papa Francesco alla comunità internazionale di contribuire al raggiungimento della pace e della concordia nella regione mediorientale e di alleviare le sorti della martoriata popolazione cristiana, nonché di tutte le altre minoranze etniche e religiose.
La vicinanza delle posizioni di Russia e Vaticano sul tema chiave della conferenza di oggi – quello del sostenere la presenza cristiana in Medio Oriente – è la garanzia delle nostre azioni di partenariato mirate alla soluzione dei problemi esistenti. Ci consola il fatto che nell’adempiere a questo compito abbiamo un alleato attivo e solidale come la Comunità di Sant’Egidio che sta svolgendo un ingente lavoro nel campo dell’assistenza umanitaria in molte regioni del mondo. Questa operosità missionaria è efficiente e tempestiva e viene altamente apprezzata dall’opinione pubblica internazionale.
Sono riconoscente alla Comunità di Sant’Egidio per l’organizzazione del presente forum che gode di particolare autorevolezza.
Grazie dell’attenzione.