Prima di tutto vorrei ringraziare Dio per avermi dato questa occasione di essere con voi per dialogare insieme sull’argomento che ho preparato e suggerito dalla Comunità di Sant’Egidio, che ringrazio di tutto il cuore di avermi invitato a condividere con voi tutti la parola sul dialogo e la pace.
Un discorso voluto da tutto il mondo, una realtà fondamentale è che tutti gli uomini vivano con gioia e serenità come vuole Dio amore, che li ha creati per amore e perché partecipino della sua gloria con amore e pace.
Lui che è la pace per arrivare poi alla vita e alla felicità eterna.
Quindi vivere insieme è una necessità fondamentale per tutti ed è una verità naturale che il Signore ha seminato nel cuore di tutti gli uomini, perché li ha creati con la tendenza naturale a vivere insieme per creare la comunità: quella familiare, nazionale, mondiale e una comunità naturale, sociale e religiosa.
Questa comunità è fondata in Dio, in Dio Trinità.
Questa comunità straordinaria è sostanzialmente unità ed è il modello del vivere insieme, Dio Uno e Trino è assolutamente unito e perciò fa tutto con perfezione assoluta e vorrebbe che gli uomini vivessero in questa maniera, così che la loro vita fosse perfetta come creature umane. In questo modo potrebbero vivere in pace per mezzo del dialogo e la loro vita sarebbe una giusta preparazione per la vita futura nel cielo.
Il Signore vuole che l’uomo sia così e non come vive in realtà, dove l’individualismo, gli interessi, le divisioni e la zizzania seminata nel mondo vogliono distruggere la pace e la vera felicità dell’uomo che segue il male e le felicità mondane, allontanandosi da Dio fonte della pace, della serenità e della felicità vera.
Il vivere insieme è un istinto seminato da Dio anche negli animali sulla terra e negli uccelli del cielo e in tutti i pesci che vivono nel mare.
Sarebbe quindi una cosa non giusta se questo non esistesse anche fra gli uomini e specialmente tra le religioni che derivano da Dio.
Questa è una questione essenziale per la convivenza pacifica sulla terra e la risposta dovrebbe essere positiva, perché Dio la vuole.
Dio Uno e Trino vorrebbe che la sua vita si diffondesse in tutto il creato, Lui che vive insieme ed assolutamente unito nella stessa sostanza vuole che gli uomini sperimentino questa vita insieme e vedano la sua dolcezza.
È per questo che Gesù chiede al Padre suo “che tutti siano uno” come lui e il Padre.
Così chiede anche di proteggerli dalle divisioni che il diavolo vorrebbe seminare tra di loro per disturbare la loro serenità e rendere amara la loro vita.
Quindi si domanda alle religioni di vivere insieme perché affermino che questa è una condizione sine qua non, senza la quale non può vivere e continuare una religione.
È infatti un segno reale perché una religione sia vera.
La religione che non vuole vivere e convivere con le altre religioni è una religione falsa perché lontana da Dio.
In questo modo bisogna sacrificarsi per gli altri, voler bene agli altri, fare tutto il possibile per realizzare l’unità con Gesù in mezzo a loro, lui che dice: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.
Se applichiamo questo a tutte le religioni, diciamo: dove sono due o tre riuniti nel nome di Dio, Lui è in mezzo a loro.
Quindi ogni fanatismo, ogni relativismo è da condannare, ogni particolarismo è da allontanare e bisogna vivere insieme con prudenza, con saggezza e con amore.
Bisogna vedere con occhi nuovi tutte le religioni e prendere il positivo da ogni religione, prendere ciò che ci avvicina ed allontanare ciò che semina l’odio, le divisioni, la guerra e l’egoismo.
Quanti anni in Iraq abbiamo vissuto bene insieme, diverse religioni, ed ecco che arriva il maligno che odia l’uomo e semina la divisione attraverso il fanatismo, le idee chiuse, la ragione oscurata dalle cose mondane e lontane da Dio.
Questo anche fra le comunità cristiane o le nuove sette che sono arrivate dopo la caduta del regime.
Esse fanno proselitismo e battezzano i figli dalle altre religioni, e ci accusano di evangelizzarli, e quindi cresce il fanatismo, crescono le difficoltà.
Perciò bisogna predicare e gridare con amore per costruire dei ponti col dialogo, per educare alla tolleranza che avvicina le religioni, per trovare i punti positivi in tutte le religioni, per trovare i punti in comune che avvicinano e fortificano costruendo relazioni positive.
Questo si potrebbe realizzare con i capi delle religioni perché loro sono gli educatori veri, mentre tante volte sono loro a seminare il fanatismo.
Tutti dobbiamo sapere che le religioni creano l’elemento positivo per avvicinarsi e per essere insieme, per costruire la società, per difendere la famiglia, per realizzare la giustizia e dare a ciascuno i suoi diritti.
Per seminare la pace, la fratellanza, la gioia che fa crescere tutti nell’amore di Dio e quindi rispettando i diritti di tutti e vincendo il rancore e l’odio con l’amore vero.
Amore vero che è sacrificarsi per l’altro, non come fanno ogni giorno i terroristi, che in nome di Dio e della religione, distruggono la religione perché uccidono, rubano, seminano l’odio e la guerra dappertutto.
Cari amici, cerchiamo di diffondere questo spirito dello stare insieme, e questo per il bene di tutti, per seminare la cultura della fratellanza universale nella quale tutti vivono nella gioia e nella pace, così che tutte le religioni si incontrano in Dio Amore che vuol bene a tutti e per tutti. Di questa religione abbiamo bisogno per vivere la fratellanza in Dio.