23 Settembre 2024 16:00 | Collège de France – Amphithéâtre Maurice Halbwachs
FORUM 9 - LA GRANDE ASIA: UNA SFIDA PER LE RELIGIONI
AsiaparigiÈ una lunga storia di amicizia quella che lega Sant’Egidio ai rappresentanti delle grandi religioni dell’Asia. Dalla preghiera di Assisi del 1986 – ha ricordato Alberto Quattrucci di Sant’Egidio nel suo saluto di benvenuto – "è nato tra noi un linguaggio comune che è il dialogo". La grande Asia: una sfida per le religioni, recitava il titolo del forum all’incontro internazionale ‘Immaginare la pace’.
Le sfide che le società contemporanee in Asia devono affrontare sono molteplici e complesse. Abdul Mukti, segretario generale dell'importante organizzazione islamica indonesiana Muhammadiyyah, ha sottolineato l'importanza di affrontare temi cruciali quali il benessere e la salute mentale, l'invecchiamento della popolazione, l'aumento della solitudine, le crisi umanitarie, i cambiamenti climatici e le disuguaglianze sociali. Questi problemi richiedono non solo risposte pratiche, ma anche un nuovo livello di armonizzazione tra le religioni, che Mukti vede come fondamentale per immaginare un futuro di pace.
Secondo Antonio Salimbeni, del Movimento dei Focolari, il dialogo ha un potere trasformante, poiché si basa sull'ascolto reciproco e sul rispetto delle differenze. In questo senso, un continente come l'Asia, caratterizzato da una straordinaria pluralità religiosa, diventa un vero e proprio laboratorio di dialogo interreligioso.
Didi Talwalkar, dall’India, leader del Movimento Swadhyaya, ha espresso la convinzione che, sebbene molte volte la religione venga usata per dividere l'umanità, la devozione a Dio onnipotente può solo unire e mai dividere l'umanità, poiché esiste un solo Dio onnipotente. Kojitsu Kobori, capo sacerdote del tempio Sanzen-in di Kyoto, ha sottolineato due grandi sfide contemporanee: la povertà e il cambiamento climatico. Richiamando alla memoria gli incontri di preghiera per la pace tenuti sul monte Hiei, ha rimarcato l'importanza del rispetto per ogni religione e ogni forma di vita.
Secondo Kobori, l'Asia dovrebbe muoversi in questa direzione. Jsunekiyo Tanaka, presidente di Jinja Honchō, l'organizzazione che rappresenta i luoghi sacri dello Shintoismo in Giappone, ha parlato dell'importanza dei jinja (santuari) e della necessità di preservare la natura e il patrimonio culturale. Richiamando le conseguenze del cambiamento climatico, ha espresso l’urgenza di vivere in armonia con la natura, come insegna lo Shintoismo. L’approccio sostenibile dello Shintoismo può aiutare il mondo a superare la crisi ambientale attuale, incoraggiando il rispetto per la natura e la trasmissione di questi valori alle generazioni future.